nulla è più importante di ciò che sembra insignificante

SANREMO – PRIMA SERATA

Per la prima serata del Festival di Sanremo 2023, ho scelto di guardare “Fuori dal coro”, trasmissione condotta da Mario Giordano che va in onda su Retequattro.

In verità è un programma che non seguo spesso, ma questa sera, volendo evitare la serata (mai come in questo momento del tutto fuori luogo) di lustrini e paillettes, di banalità e luoghi comuni, e avendo sentito dall’anteprima gli argomenti che Giordano avrebbe trattato, ho pensato che fosse la soluzione migliore.

Sia ben chiaro, nulla di nuovo sotto il sole! Il primo argomento era strettamente connesso all’attualità: il “caso Cospito”. A dire il vero, fa sempre un certo effetto comico, reso ancor più divertente dall’enfasi utilizzata nei proclami degli ospiti, sentire contemporaneamente che “lo Stato fa bene a non piegarsi ai ricatti e deve tener fuori da esso ogni forma di delinquenza” e “c’è sicuramente una zona grigia in cui si evidenzia una fusione tra il potere mafioso e quello dello Stato”. Bene, se sappiamo per certo che lo Stato è colluso con la malavita organizzata, perché ci gonfiamo il petto apprezzando il fatto che lo Stato non si pieghi? Non si piega a cosa? A mio parere l’unica cosa alla quale non si piega è la volontà dei cittadini (e sarebbe l’unico “piegamento” legittimo); per il resto lo Stato e, più in generale, gli Stati, si piegano ai poteri malavitosi, ai poteri economico-finanziari, ai poteri militari. E ognuno dei componenti lo Stato corrotto, si piega solo ed esclusivamente per il proprio tornaconto.

L’altro argomento è stato quello dell’aumento delle morti improvvise che, secondo qualche ipotesi, sarebbero dovute al vaccino anti-Covid. Un’ipotesi come un’altra: se non ci sono certezze, non si può puntare il dito contro qualcuno o qualcosa; un giorno, forse, la stessa scienza che ha imposto il vaccino, ci spiegherà perché esso non c’entra nulla. D’altra parte ce lo hanno già detto che è colpa della pizza, del sushi, del tiramisù, del freddo, del caldo, del traffico, dello stress e di qualsiasi altra cosa possa partorire la fantasia.

Ancora un altro servizio, sempre a proposito di farmaci, ha messo sotto accusa i trattamenti farmacologici a cui venivano e vengono sottoposti i calciatori perché il loro rendimento sia sempre al top. Devo dire una cosa: non mi sono affatto sorpreso, sembra la scoperta dell’acqua calda, lo sappiamo tutti, da anni; ricordo come tutti notavamo, all’epoca (presumibilmente quando iniziò la pratica), che un calciatore dal fisico mingherlino, nel giro di qualche mese ostentava muscoli possenti e grandi capacità di resistenza.

Davanti al dio denaro nessuno si ferma e tutti perdono l’umanità.

E questo è quanto!

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