nulla è più importante di ciò che sembra insignificante

NAPOLI ALTA E NAPOLI BASSA

Napoli è divisa in due, si sa: i quartieri alti, i quartieri bassi.

I quartieri alti: Posillipo, Vomero, Colli Aminei, sono abitati da fighetti e fighette che considerano una sorta di superamento delle Colonne d’Ercole il varcare il confine che li separa dai quartieri bassi. Ma, attenzione, gli abitanti di Posillipo storcono il naso se si parla di quelli del Vomero i quali, a loro volta, storcono il naso se si parla di quelli dei Colli Aminei.

E poi ci sono quelli dei quartieri bassi che storcono il naso quando si parla dei “collinari”.

I “collinari”, mediamente, sono più colti (ma molto meno di quanto essi stessi non credano); hanno frequentato la scuola almeno fino al diploma, hanno letto molti libri, specialmente quelli “di tendenza”; vanno a teatro a vedere anche spettacoli che spesso nemmeno capiscono; vanno a cinema non da spettatori, ma da critici consumati; ascoltano musica raffinata; non amano approfondire né la Storia né le storie di gente comune; si accontentano e si cibano di storiografie ufficiali, di notiziari ufficiali, di prodotti raccomandati da multinazionali; sbeffeggiano tutti coloro che non la pensano come loro bollandoli come ignoranti o scemi; ostentano il rispetto delle leggi (ma solo le più banali: viabilità, decenza urbana, attenzione alla cosa pubblica); sono educati e apparentemente rispettosi; sono tutti omologati verso un target medio-alto.

Insomma, (secondo loro) si comportano come se fossero del Nord! E, quando viaggiando si trovano al Nord, tengono a precisare che “noi non siamo come gli altri napoletani, anche a noi danno fastidio, ma che possiamo fare?”

E poi ci sono quelli dei quartieri bassi. Essi, mediamente, hanno una cultura limitata; non leggono libri; vanno a teatro per vedere spettacoli pseudo-comici di glorie locali; a cinema vanno a vedere Alessandro Siani o giù di lì; ascoltano (a tutto volume) i neo-melodici; della Storia non se ne fottono niente, ma sono invece attenti alle storie di gente comune; si informano quasi esclusivamente sui social (segnatamente Tik-Tok); sbeffeggiano tutti quelli che non si comportano come loro bollandoli come scemi (ignoranti no, lo sanno che non possono arrivare a tanto); ostentano lo spregio in cui hanno le leggi (soprattutto le più banali: viabilità, decenza urbana, attenzione alla cosa pubblica); sono maleducati e oggettivamente irrispettosi, salvo che tra gerarchie note solo a loro; sono tutti omologati verso un target medio-basso.

Insomma, (secondo loro) si comportano come non si comporterebbero mai al Nord. E, quando viaggiando si trovano al Nord, tendono, ipocritamente, ad uniformarsi agli usi della terra che li ospita.

Entrambi hanno un vizio d’origine: non sanno perché il Sud è così diverso dal Nord, non conoscono ciò che effettivamente è successo con la guerra di annessione ai danni del nostro Stato pre-unitario, non sanno nulla degli eccidi e delle crudeltà commesse ai danni di popoli inermi, non sanno ciò che avevamo e che ci hanno portato via, non sanno che ci hanno strappato le nostre radici e la nostra cultura, non sanno che hanno obbligato almeno due generazioni a non frequentare le scuole, che hanno costretto all’emigrazione intere popolazioni,

Di questo ignorare, proprio nel senso di non conoscere, faccio colpa particolarmente a coloro che avrebbero i mezzi per poter accedere ad informazioni corrette e complete, ma non lo fanno. Una volta che si fossero documentati, sarebbero ancora disposti a sottomettersi? A cedere un diritto in cambio di un’elemosina? Ad accontentarsi di non essere disprezzati?

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