Volevo scrivere il mio pensiero su “LA STORIA”, ma poi, leggendo vari post sull’argomento, ho deciso di astenermi!
Perché? Per il solito motivo: ciascuno ritiene che la sua opinione sia la Verità e non viene mai messa in moto la sana macchina del confronto.
Una cosa accomuna ogni post e cioè la definizione di “capolavoro” per il libro della Morante, anche da parte di chi, e lo so per certo, non l’ha mai letto…
E con queste premesse, cosa vuoi scrivere? Uno dice: “la Trinca è bravissima” e l’altro non risponde, come sarebbe logico, “a me non piace”, ma afferma lapidario “tu non capisci niente!”; ed ovviamente lo stesso avviene se il primo afferma “la Trinca non recita bene”. Un altro afferma “il film è più bello del libro” e l’altro risponde “tu non capisci niente!” Ancora, c’è chi ritiene che la trama sia coinvolgente e chi risponde “tu non capisci niente, è il solito polpettone dell’antifascismo di maniera”.
Già, perché è ormai diffusa (troppo diffusa) l’idea che chi non la pensa come noi, non capisce niente!
Ogni opinione è legittima e degna di rispetto, ogni tentativo di mortificarla è indegno.
Ci hanno indotti a credere che il tempo del confronto è finito perché non è sano, perché non esistono spazi per idee diverse tra loro. E noi ne abbiamo preso atto.
Che tristezza!