Sono stati in tanti i potenti che con grande commozione e partecipazione (ehm…) hanno presenziato ai funerali del Papa. Tutti abituati ad indossare sempre una maschera.
C’era Milei che lo definì un imbecille; c’era Trump che nonostante gli appelli alla pace e all’umanità da parte di Francesco, continua ad armare lo Stato assassino di Israele; c’era il clown Zelensky che esortò il Papa ad impicciarsi dei cazzi suoi “perché non era mai stato in Ucraina”, manco fosse stato un Carlo Calenda qualunque; c’era l’erede dei Savoia che rideva fraternamente con l’erede dei Borbone; c’era Ursula von der Leyen che ignora sistematicamente ogni appello al disarmo e pensa solo ai carrarmati, i missili, gli aerei e, perché no?, anche un po’ di bomba atomica; c’erano tutti i politici, anche quelli di infimo livello che, mantenuti da noi contribuenti, conducono una vita brillante e ricca di privilegi; insomma c’erano tutti coloro che il Papa disprezzava, o almeno così mi è parso di capire.
E poi c’è stata San Pietro trasformata in una saletta privata di colloqui, dove il nuovo padrone dell’azienda per cui lavorava Zelensky ha ricordato al clown che la deve finire di fare il buffone perché non è più a libro paga; e, tutti sorridenti, si sono uniti anche Macron e Starmer venuti a Roma per la passerella e per poter dire, un giorno, “io c’ero”.
Ma c’erano anche i semplici (nel senso di sempliciotti) cittadini che hanno fatto ore di fila pur di fare una foto ad un cadavere; sono coloro che guardano la Tv, sfogliano i giornali e credono a tutto ciò che vedono o leggono.
E nel frattempo, che una persona venga identificata perché esalta l’antifascismo e un’altra perché ha un copricapo palestinese, non gliene fotte niente a nessuno: l’importante è fare la fila, fare la foto e postarla sui social.
E dunque, mentre il Festival dell’Ipocrisia veniva trasmesso a reti ostinatamente unificate per ventiquattro ore al giorno, devo dire che i più coerenti sono stati proprio gli israeliani: lo disprezzavano e non sono andati ad omaggiarlo.
Che schifo vivere in questa società!
Sia ben chiaro: sono la prima a riconoscere i miei limiti nella comprensione della politica, della finanza, dell’economia; come tanti del resto, ma che a
In futuro, sui libri di Storia leggeranno: “…e nonostante tutti i popoli delle finte democrazie occidentali fossero contrari ad alimentare la guerra in Ucraina, i
DA BERGOGLIO, MA SEMPRE IN MASCHERA
Sono stati in tanti i potenti che con grande commozione e partecipazione (ehm…) hanno presenziato ai funerali del Papa. Tutti abituati ad indossare sempre una maschera.
C’era Milei che lo definì un imbecille; c’era Trump che nonostante gli appelli alla pace e all’umanità da parte di Francesco, continua ad armare lo Stato assassino di Israele; c’era il clown Zelensky che esortò il Papa ad impicciarsi dei cazzi suoi “perché non era mai stato in Ucraina”, manco fosse stato un Carlo Calenda qualunque; c’era l’erede dei Savoia che rideva fraternamente con l’erede dei Borbone; c’era Ursula von der Leyen che ignora sistematicamente ogni appello al disarmo e pensa solo ai carrarmati, i missili, gli aerei e, perché no?, anche un po’ di bomba atomica; c’erano tutti i politici, anche quelli di infimo livello che, mantenuti da noi contribuenti, conducono una vita brillante e ricca di privilegi; insomma c’erano tutti coloro che il Papa disprezzava, o almeno così mi è parso di capire.
E poi c’è stata San Pietro trasformata in una saletta privata di colloqui, dove il nuovo padrone dell’azienda per cui lavorava Zelensky ha ricordato al clown che la deve finire di fare il buffone perché non è più a libro paga; e, tutti sorridenti, si sono uniti anche Macron e Starmer venuti a Roma per la passerella e per poter dire, un giorno, “io c’ero”.
Ma c’erano anche i semplici (nel senso di sempliciotti) cittadini che hanno fatto ore di fila pur di fare una foto ad un cadavere; sono coloro che guardano la Tv, sfogliano i giornali e credono a tutto ciò che vedono o leggono.
E nel frattempo, che una persona venga identificata perché esalta l’antifascismo e un’altra perché ha un copricapo palestinese, non gliene fotte niente a nessuno: l’importante è fare la fila, fare la foto e postarla sui social.
E dunque, mentre il Festival dell’Ipocrisia veniva trasmesso a reti ostinatamente unificate per ventiquattro ore al giorno, devo dire che i più coerenti sono stati proprio gli israeliani: lo disprezzavano e non sono andati ad omaggiarlo.
Che schifo vivere in questa società!
Condividi Articolo
Continua a leggere
Articoli simili
MELONI-TRUMP, QUAL È IL SUCCESSO?
Sia ben chiaro: sono la prima a riconoscere i miei limiti nella comprensione della politica, della finanza, dell’economia; come tanti del resto, ma che a
IL PD E IL RIDICOLO SENZA FINE
Le parole di ieri a Otto e Mezzo di Walter Veltroni, mi fanno capire che il PD, questo pietoso residuo della Sinistra, continua a non
LE OCHE E L’EUROPA
In futuro, sui libri di Storia leggeranno: “…e nonostante tutti i popoli delle finte democrazie occidentali fossero contrari ad alimentare la guerra in Ucraina, i