CI MANCAVA FILIPPO FACCI!

Caro Filippo Facci,

ma perché stai sempre così intossicato? Cosa avresti voluto dalla vita che, per tua sfortuna, non hai mai avuto? Perché, sai, solo un frustrato può esprimersi in termini così offensivi e basati sul nulla.

Probabilmente tu certe cose le dici per cercare di essere amato dalle persone ignoranti, quelle che non conoscono la vera Storia d’Italia, quelle che credono alla favoletta dei “meridionali brutti, sporchi, cattivi e nullafacenti”; sì, perché tu sei una persona colta, sai bene come sono andate le cose e credo tu sia anche abbastanza intelligente da poter comprendere come si è arrivati a questo stato di cose.

Ovviamente tutti i razzisti (per definizione arretrati culturalmente e cognitivamente) ti applaudono e riempiono di like i tuoi divertenti post.

Vedi caro Filippo, chi come me è riuscito ad affrancarsi da una narrazione distorta e ha intrapreso un percorso di presa di coscienza e consapevolezza, prova nei tuoi confronti una profonda compassione mista a tenerezza.

Considerando tutto ciò che accade ogni giorno intorno a noi, mi chiedo come sia possibile che tu perda il tuo preziosissimo tempo ad attaccare qualcuno che piange per una sconfitta; ma poi ci rifletto e ti comprendo: tu non sai cos’è l’amore, a te hanno spiegato che piangere significa mostrare una debolezza, nessuno ti ha mai messo nelle condizioni di capire che piangere per una sconfitta, equivale a piangere per una delusione d’amore. Ma tu sei uno che è nato a Monza, tu non piangi, tu sei forte, tu sei pronto ad irridere a quelli che si abbandonano alla debolezza. E, purtroppo per te, non sai cosa ti perdi!

Di quante cose ti hanno privato educandoti in una maniera così austera (e la tua espressione facciale lo dice chiaramente)!

Vedi, la vera debolezza è attaccare inutilmente e continuamente persone che nemmeno conosci, schiattare di rabbia per i loro successi, pensare che chi piange non lavori, convincersi che il tuo micro-universo sia quello giusto.

Da dove nasce il tu rancore? Lo sai che tu, probabilmente, come giornalista nemmeno esisteresti se non si fossero create, artatamente, le condizioni perché il Nord diventasse ricco e colonizzatore? Probabilmente faresti il giornalista al Sud e, stai certo, qui nessuno ti chiederebbe di fare delle tue offese un motivo ricorrente per essere amato: qui ti ameremmo se tu dicessi coste giuste e reali, non ti chiederemmo mai di sputare addosso al Nord senza motivazione. Lo so, è una cosa che non puoi capire, me ne devo fare una ragione!

Fili’, fratello caro, esprimendoti così confessi a tutti di non essere felice e per questo io ti abbraccio con tutto il mio affetto meridionale e, più ancora, napoletano; napoletano, come forse tu vorresti essere ma, purtroppo per te, non lo sei!