Nessuno, ne sono convinta, mi potrebbe mai accusare di far parte dei tanti meridionali che, pur di entrare nelle grazie di un Nord ladro, corrotto e truffatore, sono pronti a sottomettersi e dimenticare le proprie origini.
Però, ricordare con orgoglio le proprie origini non significa essere deficiente!
L’altra sera, una delle notizie di un TG (non importa quale: l’uno vale l’altro) è stata quella di comunicare che Napoli è la città dove si mangia meglio AL MONDO!
Ora, per carità, so bene che le notizie date urbi et orbiservono per formare e non per informare, ma una tale notizia, grossolana e infondata, è veramente irritante!
Come si fa ad affermare una sciocchezza simile? La città dove si mangia meglio al mondo? Ma che significa? C’è nel mondo una tale varietà di alimentazione, di preparazione del cibo, di ingredienti che è veramente sciocco stabilire una classifica. Tra l’altro, si specificava che c’è il migliore rapporto prezzo-qualità del cibo, ed uno degli intervistati affermava che è proprio così perché “è possibile assaggiare un misto di fritture spendendo due o tre euro”. Bene, vorrei che qualcuno mi spiegasse quale qualità si possa apprezzare in un misto di fritture vendute a due o tre euro!
È chiaro che là dove si puote si è deciso che Napoli debba attrarre un turismo fatto di “assaggiatori della migliore cucina del mondo” e quindi si sponsorizza questo modo di presentare Napoli e la napoletanità; che, sia ben chiaro, non rappresenta affatto la vera Napoli e la vera napoletanità! Vorrei proprio vedere se i turisti facoltosi, quelli che attraccano i loro yacht nel golfo, vanno a comprare il coppetiello a via Toledo perché è la migliore cucina del mondo!
Napoli è bella in ogni angolo; è ricca di tesori e di opere d’arte; è piena di monumenti eccezionali; è stata teatro di grandi avvenimenti storici; ha dato all’arte grandi pittori, architetti, musicisti, poeti; è essa stessa tesoro inestimabile; ma, per favore, sfuggite al ridicolo!
Siamo arrivati al punto che qualunque personaggetto dica una parola positiva su Napoli, diventa un eroe cittadino! Siamo arrivati al punto che non si può dire che la Loren è nata a Roma che tanti sciocchi “tifosi” avvertono una sensazione di lesa maestà, come se l’essere napoletana aggiungesse qualcosa alla grande artista che è o aggiungesse qualcosa a Napoli. Non si può dire che non è in D’Alessio che si può identificare il cantore della canzone napoletana perché immediatamente si viene guardati con sospetto e presi in antipatia. Non si può dire che non è vero che a Napoli mangiamo tutti la pizza con le mani perché si viene etichettati come eretici e non si può dire che non è vero che la pizza di Sorbillo sia la migliore di Napoli perché si diventa quasi blasfemi. E non si può dire che alcuni interpreti “Un posto al sole” avrebbero fatto meglio ad intraprendere altri percorsi lavorativi perché si rischia il linciaggio social come se si facesse un’offesa alla città. Insomma, smettiamo di essere come ci vorrebbero, dimostriamo di essere come veramente siamo!
Io sono felice che la mia città sia affollata di turisti e mi auguro che imparino ad andare oltre i luoghi comuni, che non si aspettino sempre e solo i “tre sul motorino senza casco”, la gente sempre allegra (col cavolo!), l’acchiappacretini del caffè sospeso, il furto ad ogni angolo (sono stata borseggiata una sola volta in vita mia ed è stato a Parigi, e il ladro non era nemmeno napoletano!), il servilismo che poi è gentilezza alla quale non si è abituati.
I napoletani per primi devono convincersi che ciò che accade a Napoli è come un quadro che si trova esposto in ogni città del mondo, solo che qui c’è una cornice bellissima e una volontà di enfatizzare gli accadimenti negativi.
Per favore, non cadiamo nella trappola: Napoli non ha bisogno di stupide leggende, è la più bella città del mondo e facciamo in modo che di essa si apprezzino i veri valori e non gli stupidi stereotipi inesistenti!
Eccovi qua, tutti pronti ad inginocchiarvi e pentirvi di fronte al vostro padrone, il civilissimo Nord! Vi siete affrettati a diffondere video, articoli, post, interventi
BASTA CON LA NAPOLI DA BARZELLETTA!
Nessuno, ne sono convinta, mi potrebbe mai accusare di far parte dei tanti meridionali che, pur di entrare nelle grazie di un Nord ladro, corrotto e truffatore, sono pronti a sottomettersi e dimenticare le proprie origini.
Però, ricordare con orgoglio le proprie origini non significa essere deficiente!
L’altra sera, una delle notizie di un TG (non importa quale: l’uno vale l’altro) è stata quella di comunicare che Napoli è la città dove si mangia meglio AL MONDO!
Ora, per carità, so bene che le notizie date urbi et orbi servono per formare e non per informare, ma una tale notizia, grossolana e infondata, è veramente irritante!
Come si fa ad affermare una sciocchezza simile? La città dove si mangia meglio al mondo? Ma che significa? C’è nel mondo una tale varietà di alimentazione, di preparazione del cibo, di ingredienti che è veramente sciocco stabilire una classifica. Tra l’altro, si specificava che c’è il migliore rapporto prezzo-qualità del cibo, ed uno degli intervistati affermava che è proprio così perché “è possibile assaggiare un misto di fritture spendendo due o tre euro”. Bene, vorrei che qualcuno mi spiegasse quale qualità si possa apprezzare in un misto di fritture vendute a due o tre euro!
È chiaro che là dove si puote si è deciso che Napoli debba attrarre un turismo fatto di “assaggiatori della migliore cucina del mondo” e quindi si sponsorizza questo modo di presentare Napoli e la napoletanità; che, sia ben chiaro, non rappresenta affatto la vera Napoli e la vera napoletanità! Vorrei proprio vedere se i turisti facoltosi, quelli che attraccano i loro yacht nel golfo, vanno a comprare il coppetiello a via Toledo perché è la migliore cucina del mondo!
Napoli è bella in ogni angolo; è ricca di tesori e di opere d’arte; è piena di monumenti eccezionali; è stata teatro di grandi avvenimenti storici; ha dato all’arte grandi pittori, architetti, musicisti, poeti; è essa stessa tesoro inestimabile; ma, per favore, sfuggite al ridicolo!
Siamo arrivati al punto che qualunque personaggetto dica una parola positiva su Napoli, diventa un eroe cittadino! Siamo arrivati al punto che non si può dire che la Loren è nata a Roma che tanti sciocchi “tifosi” avvertono una sensazione di lesa maestà, come se l’essere napoletana aggiungesse qualcosa alla grande artista che è o aggiungesse qualcosa a Napoli. Non si può dire che non è in D’Alessio che si può identificare il cantore della canzone napoletana perché immediatamente si viene guardati con sospetto e presi in antipatia. Non si può dire che non è vero che a Napoli mangiamo tutti la pizza con le mani perché si viene etichettati come eretici e non si può dire che non è vero che la pizza di Sorbillo sia la migliore di Napoli perché si diventa quasi blasfemi. E non si può dire che alcuni interpreti “Un posto al sole” avrebbero fatto meglio ad intraprendere altri percorsi lavorativi perché si rischia il linciaggio social come se si facesse un’offesa alla città. Insomma, smettiamo di essere come ci vorrebbero, dimostriamo di essere come veramente siamo!
Io sono felice che la mia città sia affollata di turisti e mi auguro che imparino ad andare oltre i luoghi comuni, che non si aspettino sempre e solo i “tre sul motorino senza casco”, la gente sempre allegra (col cavolo!), l’acchiappacretini del caffè sospeso, il furto ad ogni angolo (sono stata borseggiata una sola volta in vita mia ed è stato a Parigi, e il ladro non era nemmeno napoletano!), il servilismo che poi è gentilezza alla quale non si è abituati.
I napoletani per primi devono convincersi che ciò che accade a Napoli è come un quadro che si trova esposto in ogni città del mondo, solo che qui c’è una cornice bellissima e una volontà di enfatizzare gli accadimenti negativi.
Per favore, non cadiamo nella trappola: Napoli non ha bisogno di stupide leggende, è la più bella città del mondo e facciamo in modo che di essa si apprezzino i veri valori e non gli stupidi stereotipi inesistenti!
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