Voglio partire da ciò che mi è piaciuto di più di “Un posto al sole” 2023, un nome su tutti: Daniela Ioia! Ha ridato vigore e spessore attoriale ad una sceneggiatura che mi è apparsa stanca e ripetitiva con improbabili soluzioni drammaturgiche: tirate fino all’inverosimile in qualche caso, veloci fino al macchiettismo in altri.
Faccio due esempi: mi riferisco alla finta maternità che, quando ormai il piccolo si avvicina a grandi passi alla sua Prima Comunione, ancora non vede una soluzione; e questa è l’eccessiva lungaggine. Poi c’è la soluzione frettolosa: nel giro di qualche ora una ragazza si innamora, decide di vivere da latitante con il fidanzato e sottrae il figlio al legittimo padre per portarlo con sé, poi ci ripensa e torna dalla latitanza, mah!
Daniela Ioia, Imma Pirone e Fiorenzo Madonna rappresentano in maniera egregia o, quantomeno, vorrei che rappresentassero, il fulcro intorno al quale sviluppare le trame del futuro. Sono giovani e bravi e potrebbero ridare smalto ad un racconto ormai diventato troppo lungo: perfino della propria vita dopo trent’anni ci si stanca… E sono la prova che il turnover funziona e che sarebbe opportuno mettere un po’ in stand by qualche personaggio che quando interviene, se stai guardando l’episodio su Raiplay, non resisti alla tentazione di “andare avanti” per superare il momento.
Ovviamente l’ammirazione professionale per molti attori è fuori discussione: Marina Tagliaferri, Marina Giulia Cavalli, Marzio Onorato, Germano Bellavia, Patrizio Rispo sono la forza intrinseca di una soap che ha retto così a lungo proprio grazie a loro.
Il problema, a mio avviso, è la sceneggiatura e, perché no, la regia; per esempio, si può mai pensare che possa suscitare nello spettatore un qualsiasi interesse il capriccio di un uomo e la sua motocicletta? Ancora: ma veramente si può pensare che il coniuge di un primario ospedaliero faccia il portiere in un condominio, per giunta, posillipino? Si può accettare che una trama veda tentati omicidi, tentativi di rapimenti, viaggi estemporanei all’estero per “commissionare” la prigionia di una donna, conversioni su letto di morte, visite nelle carceri e simili sciocchezze? E poi, fino a quando all’avvocato sarà vietato sorridere e al suo socio sarà fatto interpretare il bel-cattivo che calpesterà i sentimenti di tutti gli esponenti del genere umano che gli càpitano a tiro? E per tutto il prossimo anno dovremo aspettarci i tormenti (mal recitati) di una coppia clandestina? Dobbiamo continuare a vedere le gag di due personaggi e accettare che nessuno spieghi agli autori che Totò & Peppino non si diventa, ma si nasce? Che qualcuno dica, finalmente, che qualche capello perennemente fuori posto non “fa” personaggio? Dobbiamo ancora vedere qualche attore che, per esempio, per corredare una battuta del tipo “Ora vado a casa”, muove alternativamente l’indice e il medio per indicare il moto del camminare e poi con le mani disegna una casetta col tetto spiovente (ovviamente esagero, però…)?
Insomma, siamo pieni di attori di grande talento che potrebbero rinverdire e migliorare la soap, tre sono stati trovati che, uniti a quelli già citati e ad una bravissima Antonella Prisco, farebbero fare un grande salto di qualità al prodotto.
Speriamo in un bel 2024!