Lo scorso 28 giugno, nel giorno in cui avrebbe festeggiato il suo compleanno, nel Teatro Immacolata di Napoli si è svolta una serata per ricordare Ornella Girimonte, una giovane donna, una grande attrice che troppo presto ha lasciato la sua dimensione terrena.
La serata, bellissima e molto partecipata, ha provocato un mix di emozioni: tristezza, angoscia, ammirazione.
Introdotta dal regista della Compagnia “Il barattolo”, Luigi Migliaccio che, per quanto si sia impegnato, non ha certo potuto nascondere il dolore che lo attanagliava nel mentre raccontava di Ornella e delle sue straordinarie qualità; ma soprattutto lui raccontava la “sua” attrice perché Ornella è stata la stella, il nome di punta di tutte le opere che la Compagnia ha messo in scena in oltre venti anni di attività.
Ornella faceva parte del gruppo storico della Compagnia insieme a Nando Pepe, Elio Coppola, Carmen Ruocco e Fridia Colonna e ha dato volto e voce a decine di personaggi.
Uno dei momenti più toccanti si è avuto quando, in un susseguirsi di filmati, sono state riproposte le varie interpretazioni di Ornella; tra esse “Casa di bambola” di Ibsen, “Uno sguardo da ponte” di Miller, “Ferdinando” di Ruccello, “Filumena Marturano” di De Filippo grazie al quale le fu assegnato il Premio Nazionale FITA quale migliore attrice protagonista.
La dignità con la quale il padre Renato e la sorella Valeria hanno accolto gli amici e gli estimatori che hanno riempito la sala, deve essere una lezione di vita per ognuno di noi; così come un abbraccio tanto sincero quanto simbolico va a mamma Franca che non era presente.
Fin qui il racconto della serata, ora una breve considerazione personale: con Ornella attrice ho vissuto momenti esaltanti, con Ornella donna ho vissuto momenti divertenti, con Ornella ragazza piena di speranze e piena di vitalità ho vissuto momenti delicati e dolci.
Io non so dove lei effettivamente sia, quale dimensione vitale abbia raggiunto, in che modo sarà accanto a chi le vuole bene e come farà ancora sentire il suo amore, ma so che nei nostri cuori e nelle nostre menti rimarrà per sempre.
La prima cosa che mi venne da pensare quando ebbi la terribile notizia fu che la vita non aveva saputo ricambiare il suo amore; ma poi mi sono detta: e se la vita l’avesse tanto amata da regalarle una dimensione migliore? Mi piace pensare che sia così e, ancora una volta, le auguro tutta la felicità che merita!
Ciao Ornella, non importa come e quando, ma l’importante è che i sogni si realizzino.