nulla è più importante di ciò che sembra insignificante

MELONI-TRUMP, QUAL È IL SUCCESSO?

Sia ben chiaro: sono la prima a riconoscere i miei limiti nella comprensione della politica, della finanza, dell’economia; come tanti del resto, ma che a differenza mia, non si riconoscono tali limiti. Io faccio parte di coloro che hanno il diritto di voto e con esso ho il diritto (in realtà, avrei anche il dovere…) di informarmi e di farmi un’idea di ciò che succede in Italia e nel mondo, quantomeno ho il diritto che alla mia opinione sia riconosciuto un valore pari a quella di chiunque altro.
Fatta questa doverosa premessa che mi mette al riparo da commenti tipo “ma stai zitta che non capisci niente”, voglio dire da cittadina media, ripeto: con diritto di voto, cosa penso dell’incontro Meloni-Trump che tanto sta entusiasmando gran parte dell’opinione pubblica.
E dunque, a conti fatti, la Premier italiana è andata alla Casa Bianca e proprio nello Studio Ovale, con grande coraggio (ehm…) e forte del nazionalismo di cui è apprezzata esponente, ha detto a Trump: noi italiani acquisteremo molto più gas americano, nonostante quello russo ci costerebbe molto di meno; le nostre aziende faranno grossi investimenti negli Stati Uniti; aumenteremo le spese militari e acquisteremo armi e attrezzature statunitensi.
Va bene, per carità, ma perché tutto questo è considerato un grande successo?
Sarebbe stato un grande successo se gli avesse detto:
1 – caro Donald, io ti ammiro e ti voglio bene, ma gli italiani stanno vivendo un momento di grande difficoltà ed io non posso e non voglio che il mio popolo debba ulteriormente soffrire. Vedi Donald, con i soldi che risparmieremo acquistando il gas russo, potremo permettere a tanta gente di curarsi e vivere meglio;
2 – le aziende italiane non investiranno molto negli Stati Uniti perché il Governo che presiedo, farà in modo che aumentino i livelli di occupazione e le misure perché non si abbiano più tanti morti sul lavoro;
3 – le spese per la difesa per il momento non le aumenterò, preferisco che funzioni meglio tutto ciò che riguarda l’Istruzione e la Cultura e quindi, tutto ciò che non investiremo in armi statunitensi sarà stanziato per costruire o migliorare asili, scuole, musei e tutte le infrastrutture che girano attorno alla Cultura.
Non è andata così, abbiamo concesso tutto a Trump.
Non poteva farlo? E allora, perché applaudirla?

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