L’incontro con Miriam Candurro, l’amata Serena di “Un posto al sole”, mi ha portata a confrontarmi con una donna che è proprio come la immaginavo: intelligente, bella, simpatica; esattamente le qualità che risultano evidenti a chi segue la soap di Rai3 e che le hanno permesso di essere tra i suoi protagonisti più apprezzati.
Miriam, che da piccola non sognava di fare l’attrice ed era proiettata verso un diverso futuro lavorativo, per mantenersi agli studi senza pesare sulla famiglia (ha poi conseguito la laurea in Lettere Classiche), lavorava come fotomodella. Fu proprio in quel periodo, nel 2003, che l’agenzia alla quale faceva capo, le propose di partecipare a dei provini per un film; Miriam partecipò senza nemmeno tanta convinzione, ma successe l’imprevedibile: fu scritturata per essere protagonista del film “Certi bambini” diretto da Andrea e Antonio Frazzi. Il film vinse tre David di Donatello e lei ricevette il Premio Domenico Rea quale migliore attrice esordiente.
Insomma, è entrata nel cinema dalla porta principale e non ne è più uscita! Evidentemente quello di fare l’attrice era il suo destino, tuttavia mai inseguito, ma sempre vissuto con serenità, senza nessuna angoscia al pensiero di dover magari smettere per fare altro.
Così, film dopo film, ruolo dopo ruolo, Miriam partecipa a decine di film, gli ultimi sono “Trentatré”, opera prima di Lorenzo Cammisa, che sta girando per essere presentato in molti Festival e si sta aggiudicando parecchi premi, tra essi il recentissimo Premio Outdoor Film Festival come miglior film e dove lei è stata premiata come migliore attrice; il film narra la vicenda umana, che si svolge nell’arco di una settimana, di tre ragazzi che alla soglia dei trent’anni fanno i conti con la loro attanagliante realtà di provincia. E poi c’è “Cassino in Ischia”, film interamente girato in inglese che racconta la storia di un famoso attore (interpretato da Dominic Purcell) che viene un po’ messo da parte dall’industria del cinema e quindi va ad Ischia per concedersi una pausa di riflessione, lì incontra Titina (interpretata da Miriam) e di lei si innamora. Attualmente il film sta girando in America del Nord e Canada e poi seguirà la distribuzione in tutto il mondo.
E poi? E poi ci sono due progetti molto importanti che presto verranno resi noti.
Contemporaneamente al cinema, Miriam partecipa anche ad alcune fiction molto seguite dal pubblico televisivo, tra esse: “Don Matteo”, “La Squadra”, “Che Dio ci aiuti”, “I bastardi di Pizzofalcone” e, soprattutto, “Capri” che la vede protagonista della seconda stagione. Era il 2007 e Miriam, nel sostenere il provino, decise che sarebbe stato l’evento decisivo per il suo futuro: se non fosse andato bene, avrebbe preso un’altra strada abbandonando per sempre il mondo dello spettacolo; se fosse andato bene, sarebbe stato un segno divino (Miriam è molto cattolica e si lascia guidare dal suo Credo con grande serenità) e avrebbe significato che era quello il suo futuro. Andò benissimo, fu un grande successo che diede una svolta anche alla sua vita privata: proprio durante le riprese di “Capri”, Miriam e Mauro decisero di sposarsi, dal loro matrimonio sono nati Vittoria e Fabrizio.
E proprio quando i bimbi erano piccoli, Miriam pensò di nuovo di porre fine alla sua carriera perché il lavoro non le impedisse di vivere appieno la sua vita di mamma; e invece, ancora una volta, sembrò arrivare un “segnale”: fu chiamata per il ruolo di Serena in “Un posto al sole”, era una situazione perfetta che le consentiva di lavorare non lontano da casa e quindi di essere presente nella vita dei figli.
Era il 2012 e il pensiero dell’ingresso nel cast di una soap che andava avanti già da diciassette anni, le creò l’idea di dover sostenere qualche difficoltà; invece fu accolta benissimo da tutti ed anche dal pubblico, ciò grazie agli autori che furono bravissimi a creare per il suo ruolo una situazione favorevole. Ovviamente si sente molto legata a tutto il gruppo che lei vede come una grande famiglia; è particolarmente affiatata con Michelangelo Tommasi (suo marito nella soap) col quale c’è grande sintonia e con cui è facile parlare e anche affrontare eventuali problemi, è molto legata anche a Gina Amarante (che nella soap interpreta entrambe le sue sorelle) che descrive come una ragazza sensibile, dolce e affettuosa.
E poi credo che lei ami e sia felice anche del pubblico che segue “Un posto al sole” ormai da circa trent’anni e che è ben contento di farla entrare ogni sera nella propria casa.
La vita lavorativa non è ovviamente vincolata ad orari e giorni e mentre le può capitare di mancare dal set per qualche giorno, le può anche capitare di doversi svegliare alle quattro del mattino, ma lei da ciò ricava una grande serenità, tanto che quando capita di parlare di lavoro con i figli, lei raccomanda: fate come me, scegliete un lavoro che vi renda felici anche di svegliarvi in piena notte!
Tra un set e l’altro, Miriam ha trovato il tempo anche per scrivere due libri: “Vorrei che fosse già domani” pubblicato da Garzanti e “La settima stanza” pubblicato da Sperling.
E ancora: lo scorso inverno c’è stato il suo debutto in teatro con “Streghe da marciapiede” di Francesco Silvestri con la regia di Stefano Amatucci, spettacolo già inserito in alcuni cartelloni della prossima stagione teatrale; un debutto felice e appagante che l’ha vista convincente protagonista insieme con parte della sua “famiglia televisiva”: gli attori Antonella Prisco, Gina Amarante, Luisa Amatucci, Peppe Romano.
Che dire? L’aspettiamo al prossimo impegno in campo artistico!