nulla è più importante di ciò che sembra insignificante

TEATRO SANNAZARO. LA BELLA STAGIONE

Nell’accogliente sala di Via Chiaia si è svolta l’affollata conferenza stampa di presentazione della stagione teatrale 2024/2025 del Teatro Sannazaro.

La stagione, identificata con “Sogno o sold out – Napoli è un teatro”, è stata illustrata da Lara Sansone (che si occupa della Direzione Artistica) e Salvatore Vanorio (responsabile della Direzione Generale) con entusiasmo, ma soprattutto (questo è apparso evidente), con la convinzione di aver intrapreso un percorso innovativo e ricco di soddisfazioni che già in passato ha dato ottimo risultati.

E il proposito di rinunciare alla campagna abbonamenti, evento caratteristico di qualsiasi teatro che tenta con tale offerta di fidelizzare il pubblico, è un segno distintivo della strategia vincente del Sannazaro; l’intelligente modo proposto per fidelizzare il pubblico, punta soprattutto sulla qualità e sulla varietà degli spettacoli e, soprattutto, con una linea di programmazione che calca le orme dei teatri delle grandi città europee: alcuni spettacoli diventano attrazione turistica perché ripropongono, anno dopo anno, titoli che esaltano la vocazione teatrale cittadina.

Come spiega Lara Sansone, “…attraverso la produzione di opere come “Festa di Montevergine” di Raffaele Viviani, “Cafè Chantant” di Lara Sansone, “La Cantata dei pastori” di Peppe Barra, siamo sempre più convinti che debbano essere riproposti ciclicamente, diventando, come si diceva un tempo, “repertorio” degli artisti e, come accade nelle maggiori capitali del mondo, motivo di attrazione per un pubblico internazionale”.

Oltre ai titoli citati, sono presenti spettacoli di Buccirosso, Biagio Izzo, Lina Sastri, Ingrid Sansone; titoli di Maurizio De Giovanni, di Saviano, adattamenti da Molière e da Pirandello; mattinate per bambini con diverse abilità.

Insomma, un cartellone con uno sguardo ampio sulla città, sulla socialità, sul mondo attuale.

Senza tralasciare che ci saranno eventi per ricordare la grande Luisa Conte a cent’anni dalla nascita e a trenta dalla scomparsa che, con affetto e commozione, è stata ricordata dalle nipoti Lara e Ingrid.

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